lunedì 20 maggio 2013

Transizione

C'è un periodo della mia vita che sta finendo, sta scivolando via, sta mutando.
Se tutto va bene tra 6 mesi sarò laureata e sarò un'infermiera.
Mi fa strano capire che ci sono quasi, che i tanti sacrifici e l'impegno mi daranno finalmente questa grande soddisfazione.
Mi fa strano capire che ci sono momenti in cui ne sono immensamente felice, altri in cui l'idea mi spaventa da morire. Nel secondo caso non lo faccio mai capire agli altri, ma lo so dentro di me.. lo so che le cose che cambiano mi fanno vacillare. Io che amo tanto le sicurezze, le cose programmate, i piani perfetti e organizzati. Io che pianifico e organizzo la maggior parte dei miei giorni e mi ritrovo in un "punto e a capo" bianco e neutro con il cursore che lampeggia e che aspetta di sapere cosa scrivere dopo.
E con insistenza continuo a fare programmi, ipotesi, viaggi mentali, che giorno dopo giorno rivaluto, modifico, cancello a seconda delle circostanze.
Sono proprio una stupida nel poter credere di riuscire a scrivere un futuro, di poter avere un fottuto controllo anche su quello. Mi viene quasi da ridere che in questi 66 kg di merda ce ne sia la convinzione.
Per il resto che dire?
Ho iniziato il mio ultimo tirocinio e non credo che raggiungerò il voto massimo. La rianimazione è un salto troppo grande per le mie gambe. Soprattutto se il mio impegno si deve spartire anche con esami e tesi. Però, detto questo, mi piace e sono certa che imparerò molto... mi fermo qui, perchè per questa volta il mio obiettivo non sarà il voto, bensì la pratica e le conoscenze da arricchire.
Punto a capo.