lunedì 24 settembre 2012

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Il momento di partire è arrivato. Ho fatto la valigia, preparato tutto, comprato 6 regali, stampato i biglietti aerei... insomma, sono pronta. È la prima volta che viaggio da sola e mi sembra una cosa così strana.
Sto aspettando che la cera si scaldi per depilarmi le gambe. Ora che sono da sola non curo molto i dettagli. Eh, fa un po' ridere. Mi depilo e mi faccio bella. Che cosa stupida.

Non so dire se ho voglia di partire davvero. Non perchè non mi manchi L, ma più che altro perchè dopo 5 giorni dovrò riprendere un aereo, tornare a casa, riaffrontare il fatto che passerò altro tempo, più tempo di prima, da sola.
Se ora mi sono rassegnata, poi dovrò ricominciare tutto da capo. Ancora.
Più passa il tempo e più mi sembra difficile dividere il tempo solo con me stessa.

Tra una settimana iniziano nuovamente le lezioni. L'ultimo anno, poi dovrò decidere che fare, se rimanere qui un po' e cercare lavoro, se andare via e trovarlo altrove. È un'incognita che dovrò valutare insieme a lui, perchè dovremo condividerla.
A volte penso: e se ci lasciassimo? Dio mio, non so proprio cosa farei... rimarrei qui in questo angolo di mondo a marcire e lamentarmi.
Io voglio andare via, voglio cambiare orizzonte, e non voglio farlo da sola.
Voglio farlo insieme alla persona che amo.
Vorrei.

giovedì 13 settembre 2012

Abbracci

Tra una settimana finisco il tirocinio in Ortopedia e sono contenta di questa esperienza costruttiva. Ho imparato molte cose e ho affinato e corretto le conoscenze che già avevo. Rispetto alla mi ultima esperienza, non c'è proprio da farne un paragone.
In compenso, non sono arrivata agli obiettivi che mi ero prefissata in quanto ad esami universitari, ma fa lo stesso... è un momento in studiare mi risulta molto difficile: tra il lavoro, le pianificazioni da preparare, un perenne cattivo umore e tutto il resto la voglia è ai minimi storici. Non fa niente, mi impegnerò il doppio a settembre.
È l'ultimo anno, grazie al cielo.

Meno 2 chili. 64.2 Kg.
Rispetto all'incirca la mia tabella di marcia.. un chilo al mese, piano, lentamente, con perseveranza.
Ma durerà poco e non vorrei mai che arrivasse Natale e le immancabili abbuffate a cui rimediare.
Mi porrò il problema quando sarà ora. Per adesso mangio regolare, ogni tanto faccio qualche strappo ma muovendomi parecchio al lavoro consumo anche di più. Quindi va bene così, per adesso.

Sono passati solo 16 giorni. Con Luca va... tra un momento buio e l'altro. Strascico. Cerco di sembrare felice e sempre sorridente. A volte non mi riesce e si accorge che c'è qualcosa che non va. Io invento scuse, sbottono qualche perplessità, poi mi sento in colpa perchè penso che così facendo potrei rendere la sua esperienza più faticosa, più triste. Allora mi rimetto in carreggiata e faccio un sorriso. Sto bene, va tutto alla grande, oggi è stata una bella giornata, e così del genere.
La verità è che sono apatica, svogliata.
Un po' mi manca.
A volte vorrei alzarmi la notte e prenotare un aereo per il giorno dopo.
A volte non vorrei sentirlo per giorni.
A volte vorrei solo un abbraccio. Da chiunque.

domenica 2 settembre 2012

Aspettative labili

Sto lavorando su me stessa.
Dicono che ci sono persone di cui non puoi fare a meno... e magari sembra davvero così.
Il fatto è che se ti rendi conto che questa teoria ha qualche crepa, inizi a far caso a molte cose.
Registri ogni volta che senti davvero la mancanza di questa persona, come una calcolatrice unisci le tue addizioni e a fine giornata ti rendi conto di dare meno peso a quegli spazi vuoti.. rispetto a quanto ti aspettavi.
Ed ecco che la realtà vince sulle aspettative, come è sempre vero che accada.
La tua idea limitata si allarga e si allunga, si storce e cambia forma.
Comprendi come le persone che ti stanno accando hanno importanza, sì, ma solo quando provi il bisogno di non essere da sola.

Mi ero fatta un'idea. Mi ero preparata a patire la distanza ogni giorno sempre di più. E invece succede che l'ho sentita, sì, il primo giorno, forse il secondo, e poi basta.
Mi sono svegliata ricoperta da una fredda consapevolezza, attraverso la quale ho compreso quanto le aspettative possano condizionare un essere umano. Riesco a vivere tranquillamente senza una persona che reputavo vitale... e questo mi fa davvero paura. Mi fa raggelare.

Non so se sia che mi sono rassegnata all'idea di dover passare del tempo da sola o se davvero io stia bene così. So solo che sapevo, che in qualche modo, mi sarei allontanata. Forse per sopportare meglio, forse perchè ho sopravvalutato la cosa, magari perchè quello che ho ora non mi sembra sufficiente per una relazione. Non so rispondermi.

Credo soltanto che non sia qualcosa di positivo.