domenica 11 settembre 2011

Idee lunatiche


Troppo poco ci si sofferma a valutare quali - di quelli commessi - sono davvero sbagli. 
L'idea del giusto è così spesso volubile, tanto quanto lo è quella che ci facciamo di noi stessi; essa cambia nel momento in cui la conseguenza di una scelta, a dispetto delle aspettative, ci rende felici o viceversa.
Un giorno ti senti una persona meritevole del tuo posto nel mondo, un altro pensi di far schifo anche ai cani.
È un po' come quando ci si sveglia e si passa davanti allo specchio. Una mattina dici "che disastro", quella dopo "beh, niente male"... anche se gli occhi con cui guardi sono gli stessi del giorno precedente.


Sì, insomma.. chiaro il concetto, no?

domenica 4 settembre 2011

Soldi

Non sono mai stata una persona venale o materialista.
Ho sempre pensato che si può avere tanto anche senza possedere un grosso conto in banca, e questo pensiero mi ha sempre soddisfatta, nel complesso. Non ho mai dato un grande valore ai vestiti di marca, alle grosse macchine o alle case stratosferiche, ho sempre portato il minimo indispensabile per apparire una persona circoscritta nella normalità.
In questo ultimo anno però ho incominciato a desiderare alberi di banconote in giardino, il chè un po' stona con il pensiero precendente.
Sarà che vivo da sola e vorrei costrurmi il mio posto "sicuro", sarà che il mio sguardo ha una prospettiva futura, sarà... che-minchia-ne-so.
A volte penso le stesse cose di cui si lamenta mia nonna a tavola, davanti a un piatto di tortellini in brodo, quando è domenica pranzo e si è tutti in parenti. E questa cosa mi terrorizza. Mi sento un po' vecchia, un po' prematura, un po' stupida, un po' previdente.
La morale della favola è che inizio a intravedere le mie mani rimanginare i grossi "buchi" nei palmi.
Per volere o per forza, sia chiaro.

giovedì 1 settembre 2011

RESET.

Avevo fatto dei progressi.
Avevo ricominciato a prendermi cura di me, con fatica, per qualcuno.
Fatica buttata.
Oggi ho mangiato come un maiale, il cibo ha tappato ogni buco, ogni delusione.
Ora che sono piena e in fermento, non mi resta che "stappare la bottiglia".
Brindo ai vecchi tempi, quelli lontani.

Lasciatemi distruggermi.
Non mi importa più, ho perso ogni motivo per voler bene al mio corpo.
È solo un'inutile scatola di carne e di grasso.
Alla fine dentro non ci sta nulla di importante.
E allora amen, così sia.