martedì 28 agosto 2018

Staying alive

Due giorni fa ero in turno nel mio reparto. Ero smontata la notte prima e con ben 3 ore e mezza di sonno l'unica cosa a cui potevo pensare era un letto... e non certo alle 13 ore di lavoro che avevo di fronte. Tra l'altro sotto personale e in charge del reparto. Combo.
Ero ancora lí assonnata e, tra uno sbadiglio e un altro, suona il campanello delle emergenze.
A volte capita e non é nulla. A volte qualche paziente si sbaglia e tira il bottone sbagliato. A volte é solo qualcuno che si sente svenire.
A volte. Non quel giorno.
Arrivo e la mia collega mi dice che non respira.
Cazzo. Mi gelo per una frazione di secondo. Quello dopo gli ero gia addosso a comprimergli il petto. 1, 2, 3, 4... cercando nella mia memoria il ritmo della canzone "Staying alive".
Mentre ero lí affannata, pensavo a come questo signore si dovesse solo ed esclusivamente fidare di uno sconosciuto. Non aveva piú potere nel suo destino.
E tutto dipendeva da questo. Dalle azioni di un perfetto sconosciuto.

Ho riflettuto molto su come siamo piccoli esseri indifesi. Ed eviteró di certo di parlare della vita e di quanto é fragile perché proprio non é necessario ricordarselo ogni giorno.
Quello su cui riflettevo era piú: pensa se qui sotto alle mie mani, avessi qualcuno a cui tengo, qualcuno che é parte della mia vita, qualcuno che amo. Sarei terrorizzata. Sarei gelata e incapace di fare nulla davvero bene. Sentirei una responsabilitá sovrastante e inconcepibile. Il panico sommetterebbe ogni buon proposito, credo.
E invece é uno sconosciuto quello che stavo li a rianimare e tutto veniva meglio, senza attacchi di ansia.
Non voglio essere fraintesa.
Una vita é una vita a prescindere da tutto. Ma se questa vita non l'hai toccata, conosciuta, amata... tutto é piú semplice.
E' proprio quando amiamo che creiamo piú danni, che facciamo piú male, che ponderiamo di piú invece che agire, che ci chiediamo 100 volte se sia la cosa giusta o se stiamo sbagliando.
Prova davvero a pensare.
Tutto lo sforzo immisurabile che investiamo per proteggere chi amiamo spesso finisce per soffocare l'amore stesso. Per ferire insonsapecolmente.

Ci ho riflettuto molto.
La maggior parte delle volte che io e L. litighiamo é perché ognuno di noi si sforza di fare quello che pensa l'altro voglia di piú. E alla fie nessuno dei 2 dice quello che davvero vuole.
Forse all'amore manca un po di egoismo. Forse.
Forse bisogna anche circondarsi di persone che non ti amano. Forse.

Dopo 5 sessioni di compressioni il mio paziente grugnisce.
Bentornato sconosciuto.
Per fortuna non ti ho mai amato.

sabato 25 agosto 2018

Pausa

Ho sempre creduto di essere una persona disillusa. Di quelle con i piedi per terra.
Ho sempre speraro e forzato me stessa nel darmi quella forma ferrea e risoluta. Di quelle che non si scalfiscono.
Credo ognuno si costruisca l'ideale di se stesso per convicersi di essere abbastanza. Abbastanza forte, abbastanza per riempire ogni vuoto.
Mi sento esausta. Fisicamente e mentalmente. Sono andata dal medico e non é il ferro, non é la tiroide, pare non ci sia nulla di sbagliato. Magari e solo che sono stanca di sforzarmi continuamente, é forse un segno dal mio corpo che mi dice di rallentare, di prendere una pausa.
Non lo so.
Mi sembra di non far altro che prendere pause, ma senza nessun risultato.