venerdì 16 dicembre 2011

Una dentiera, grazie

Mi sento vecchia.
Una squallidosissima vecchia dentro un corpo giovane.
La sensazione è quella di voler rincorrere il tempo che senti ormai perduto, andato, fuggito. La sensazione è di avere il fiatone per aver corso al massimo delle forze e non essere riuscita a valicare il traguardo. La sensazione è di essere in quel limbo che si dondola tra i ricordi del passato e il precario futuro noioso che attende di divorarti con un boccone per ogni fottuto errore.
Ho 21 anni e non mi pare affatto di averli.
Penso al matrimonio. Penso di volere qualcuno legato a me in modo difinitivo, che mi dia tutte le sicurezze di cui ho bisogno (ahahah!)
E penso ai figli. Penso che ne voglio due: così se uno muore me ne rimane uno.
Penso che probabilmente questo pensare sia solo il frutto di una fottuta paura di rimanere sola.
Questa consapevolezza mi sta uccidendo più di qualsiasi altra cosa.
Non so cosa sbaglio nel creare i miei rapporti umani. Ho un tale nervoso che non riesco nemmeno a circoscrivelo in una frase.
Non ho mai fatto nulla per ferire le persone, ma queste continuano a sferzare pugnalate su pugnalate su vecchie cicatrici. Non sono una fottuta stronza, ma quelle che conosco sono piene zeppe di amici.
DIO CANE, dimmi cosa sbaglio!
Qual è il mio cazzo di problema?


Chuck Palahniuk scrive:
"Non importa con quanto scrupolo seguirai le indicazioni: avrai sempre l'impressione di aver perso qualcosa, la sensazione sprofondata sotto la tua pelle di non aver vissuto tutto. C'è quel sentimento di caduta nel cuore, per essere andato troppo in fretta nei momenti in cui avresti dovuto fare attenzione".
(Invisible Monsters)

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