mercoledì 27 febbraio 2013

Genitore

Qualche giorno fa ho detto a Luca una cosa che non avevo mai detto a nessuno. Mi sono sentita più leggera, ma ho anche riflettuto molto.
Appena dopo il divorzio dei miei, io e mia madre siamo andate a vivere in affitto in un paese molto vicino alla casa dove ero cresciuta, dovevo finire le elementari lì ed ero vicina anche al babbo.
Penso sia stata una scelta giusta non cambiare subito paese, tenere le vecchie amicizie, le abitudini di sempre.

Qualche mese dopo, mia madre ha trovato un compagno che mi ha presentato. Vivevamo in un bilocale, con un solo letto matrimoniale e io dormivo con la mamma. Ho sempre dormito con lei, fino ai 13/14 anni.
Ad ogni modo, ovviamente non la presi molto bene la questione del nuovo compagno che mi gironzolava per casa. Ma penso sia normale.
Alla sera, quando lui dormiva lì, andavamo a letto. Tutti e tre, tutti sul fianco destro. Io stavo sul bordo del letto, mia mamma abbracciava me, e lui abbracciava mia madre. Mi ricordo che ogni tanto russava, che ogni tanto chiudevo gli occhi e immaginavo che non fosse lui, ma il mio babbo.

Mi ha sempre dato i brividi ripensarci. Con il senno di poi la cosa non mi sembra proprio sana.
So che da parte di mia madre è stata di certo una scelta discutibile.
Non ne parlo mai di come ha affrontato la questione della separazione, non voglio sentire pesare il giudizio. Cerco anzi di non pensarci proprio.
Però credo anche che, nonostante alcune decisioni non del tutto a mio favore, in una situazione del genere non sia semplice sapere cosa fare. Se divorzi a 32 anni vuoi rifarti una vita, vuoi ricominciare prima che sia tardi, vuoi correre e rimettere in sesto la tua vita.
Ho una buona opinione di mia madre. È una delle persone che, ora come ora, stimo di più.
In passato no, penso di averla odiata. Penso di averle fatto patite le pene che ho patito io in tutto il travagliato periodo del post-divorzio. Credo di aver pensato di punirla. A quell'età non capivo le sue scelte, non comprendevo nessuna delle sue decisioni o giustificazioni.
Mi sono dispiaciuta molto per questo.

Tutt'ora ogni tanto mi chiedo il perchè di alcune cose, ma alla fin fine non mi sembra importante avere SEMPRE ogni risposta. La stimo molto, penso mi abbia dato un'educazione eccezionale e mi abbia impresso dei buoni principi. C'è sempre stata e c'è sempre, mi sostiene, mi incoraggia, e lo fa ogni volta che sono in difficoltà. Questo credo basti.
Fare il genitore è un'impresa che quasi mai riesce perfettamente.
Spero di essere un genitore come lo è stata lei. Ecco, semmai divorzierò, so cosa magari evitare... però non posso e non mi sento di criticarla. Le voglio bene.
Immensamente.

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