lunedì 15 agosto 2011

Anatomia bislacca

Anastomizzatemi, come si fa con due vasi sanguigni difettosi: inappetenti di vigore, deboli condotti frastornati. 
Ricostruitemi.
Fatelo, così che l'ondata rosso bruno delle cose brutte venga sommersa dal flusso vivo di quelle belle. 
E diluitemi, lentamente. 
Dosate le giuste quantità, donatemi nuovamente un'equilibrata saturazione, in modo che i miei pensieri si possano nutrire di un ossigeno puro e genuino, e non di questo veleno. Ne sono satura.
Regalatemi una costante pressione, a valori ottimali. Date alla frequenza del mio cuore un ritmo da inseguire, una stella polare maestra, intransigente. Severa.
Abbandomantemi in un attimo di perfetta sincronia, così che io possa godermelo appieno. E ascultatemi furtivamente, da lontano. 
Lasciatemi comprendermi, ma non lasciatemi del tutto.

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