Vediamo la vita con l'aspettativa che essa possa soddisfarci, ma sappiamo di poter essere un giorno i vincitori, un altro i perdenti. E sotto quest'ombra di consapevolezza, alla fine, come fossimo animali feriti - tutti noi, senza nessuna eccezione - ci nascondiamo nel leccarci le ferite inguaribili. Lo facciamo furtivamente, al riparo dagli occhi dei potenziali predatori.
Non è forse questo il valore su cui ci basiamo? Usare come forza le falle altrui.
Chi è debole è perduto, è immeritevole, è solo. Carne da macello.
Palahniuk direbbe: "Selezione naturale. Non è la parola esatta, ma è quella che mi viene in mente"
Peccato che Darwin non considerasse alcune circostanze. Fosse per lui, io sarei già morta.
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